Stromboli
STROMBOLI
In un’estate che non potrà dimenticare, luoghi e situazioni coinvolgenti,
ricordi che non cessano di turbarlo e figure che stenta a decifrare,
si avvicendano attorno a Lucio, diciottenne alle soglie di una nuova vita,
insicuro tuttavia nel comprendere i desideri e i sentimenti che avverte,
tormentato dalla sensazione di non saper prendere decisioni,
di non riuscire a chiarire a se stesso quel che davvero vuole.
È solo alla vigilia della partenza, osservando i gabbiani
che si librano come aquiloni accanto al barcone che lo porterà a Stromboli,
che gli pare di capire: occorre l’indifferenza di una cosa per star così, nell’aria,
ma insieme la concentrazione di un animale che ha fiutato la preda,
preso in quello che sta facendo, nel momento in cui lo sta facendo,
tanto da dimenticarsi quasi dello scopo del suo fare e fin di se stesso.
Occorre essere distanti da sé e allo stesso tempo mai così raccolti,
ma non basta volerlo.
Occorre confondersi con il vento, smetterla di difendersene.