
Gli scritti pubblicati in questo volume riflettono l'esperienze dirette dell'Autore, i passaggi che ha vissuto, le scelte politiche compiute,
gli interessi culturali che è andato via via maturando, nonché i valori dai quali ha tratto ispirazione.
Resta, anzitutto, ben ferma in lui la convinzione di uno stretto rapporto tra storia e politica.
Non rimanda semplicemente a quella tradizione storicistica che a lungo ha alimentato settori e filoni della nostra cultura,
ma anche a quella ispirazione che ha connotato la traiettoria delle principali formazioni politiche della Sinistra italiana
- il Pci in modo particolare -, essendo a volte utilizzata in chiave giustificazionista, spesso, invece,
nell’intento di ancorare azione e iniziativa politica ai processi di lungo periodo che connotano la società nazionale,
ai tratti caratterizzanti e costitutivi della vicenda italiana,
ai fattori di lunga durata la cui conoscenza consente di essere consapevoli delle rotture, dei mutamenti,
delle stesse discontinuità con le loro perdite e i loro guadagni, di trarre opportune lezioni dal passato.
L’offuscamento e persino la rimozione del fondamento storicistico della politica costituisce una tra le cause del suo sconfortante decadimento,
della sua inarrestabile deriva fatta di improvvisazioni, di stucchevole spettacolarizzazione,
di narrazioni deformanti la realtà: un nuovismo vacuo, una comunicazione demagogica, furbizia e calcolo senza respiro e senza progetto.