
La storia dell’Unione statistica delle città italiane (Usci) ricostruisce il contributo di studi, progetti e figure di statistici,
nati nei comuni e maturati nella propria rete nazionale, allo sviluppo dell’Italia del primo ‘900, in collaborazione con
l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) e la statistica nazionale, allora in crisi, fino alla liquidazione provocata
dalle scelte politico-economiche del fascismo, in particolare in materia di numeri indici per il calcolo del costo della vita.
Tra i protagonisti vi furono Giovanni Montemartini, Alessandro Schiavi, Luigi Sturzo e, soprattutto, lo statistico Ugo Giusti.
Giusti ispirò la nascita dell’Usci a Firenze nel 1905 e proseguì, come poté, le ricerche dell’Usci anche dopo la soppressione nel 1927.
Nel 1946 promosse la rinascita dell’Anci, a seguito della quale sarebbe dovuta avvenire quella dell’Unione.
L’Usci, però, venne soffocata sul nascere dal centralismo affermatosi con il fascismo, che ne ha oscurato persino la storia,
tanto che la rinascita dell’Usci è avvenuta solo nel 1987.
Oscar Gaspari, Università di Roma LUMSA. Svolge ricerche di storia istituzionale sulle relazioni
tra istituzioni nazionali ed enti e comunità locali, anche in prospettiva internazionale.
Tra le pubblicazioni più importanti: L’Italia dei municipi. Il movimento comunale in età liberale (1879-1906), Roma, 1998;
La Lega delle Autonomie 1916-2016. Cento anni di storia del riformismo per il governo locale, Bologna, 2016.