Grazie all'utilizzo di numerose fonti inedite, cronache reggimentali, diari dei combattenti, corrispondenze private, annotazioni di parroci e cittadini, i ricordi di Stendhal e relazioni ufficiali francesi, austriache e venete, il saggio - che si legge come un romanzo - ricostruisce gli scontri sul Garda fra truppe napoleoniche e asburgiche avvenuti nell'estate del 1796, durante la I Campagna d’Italia.
L’opera ripercorre nel dettaglio le dinamiche delle manovre compiute durante le battaglie, i reparti impiegati sul terreno, segnalando i nomi degli ufficiali coinvolti e dei soldati distintisi o caduti sul campo. La struttura diaristica del libro consente di seguire giornalmente lo svolgersi della campagna di quei mesi, studiando le tattiche adottate, gli ordini eseguiti o mutati dagli eventi, confrontando ogni accadimento alla luce delle diverse fonti utilizzate.
Il volume è arricchito da un’iconografia - dipinti, stampe, mappe, disegni - anch’essa in buona parte inedita, recuperata in archivi pubblici e privati europei: ne risultano pagine che ripercorrono minuziosamente giornate di rara intensità e violenza, drammatico preannuncio della fine della Repubblica veneta e avvisaglia del nascente astro militare di Napoleone Bonaparte.