
Brescia, gennaio 1922. Sull’argine del fiume Garza, nel cuore della città, viene trovato il corpo di una giovane assassinata.
Buio fitto sul nome della donna e, dunque, sul possibile movente del delitto.
L’indagine è affidata a Francesco Setti, l’esperto brigadiere dei carabinieri, come sempre assistito dal fedele appuntato Mario Serafini.
Nel labirinto dei vicoli e delle piazze del centro storico, il Brigadiere si muove per scoprire l’identità, il mestiere, i segreti della vittima,
mentre Brescia assiste attonita alla violenza politica del-le squadracce fasciste e alle gesta del sottobosco criminale.
Per Setti l’inchiesta si presenta particolarmente difficile, disse-minata di trappole, false piste, nuovi efferati delitti.
Tuttavia, trova pure il tempo di un nuovo amore da coltivare.
Dalle trattorie ai caffè, dagli spettacoli nei teatri alla vita quoti-diana nei quartieri popolari:
ancora una volta Brescia fa dà sfondo alla ricerca della verità da parte del nostro Brigadiere del Carmine.