Il gioco della vita
Il gioco della vita
“Dodò indossava una minigonna jeans sfrangiata, sei dita abbondanti sopra il ginocchio;
sotto due gambe abbronzatissime disegnate con il pennello; sopra una t-shirt over
che ancor più nascondeva le appena accennate curve del seno;
dentro una voglia destabilizzante di provocare Vincent, Parigi, il mondo intero”.
I due protagonisti vivono una speciale sintonia di coppia, convinti che
il loro rapporto meriti cura e debba essere costantemente alimentato.
Come?
Per Dodò e Vincent è la componente fisica a fungere da collante,
che non può, però, scindersi da quella mentale, considerata da Dodò
il dono più bello da offrire al proprio partner e condizione necessaria
per un più alto piacere dei sensi.
Fuori da schemi, vincoli e condizionamenti e in chiave spiccatamente ironica.